Nei primi giorni di agosto, i Carabinieri hanno intensificato i controlli nelle aziende agricole della provincia di Frosinone, rivelando numerose irregolarità legate al caporalato. Dal 1° al 10 agosto, in una campagna nazionale di contrasto, sono state ispezionate 12 aziende agricole, delle quali 11 sono risultate irregolari. Tra i lavoratori controllati, 2 extracomunitari sono stati trovati impiegati “in nero”, con uno privo di permesso di soggiorno.
Le verifiche hanno portato alla denuncia di 8 persone per violazioni legate all’immigrazione, alla sicurezza sul lavoro e ad altre norme penali. Complessivamente, sono state rilevate 30 infrazioni, con sanzioni per oltre 40.000 euro. Alcune aziende sono state sanzionate per mancanza di formazione professionale e violazioni alla normativa sulla sicurezza, mentre due hanno subito la sospensione dell’attività per impiego di manodopera irregolare.
In una delle aziende controllate è stato scoperto un impianto audiovisivo illegale per il monitoraggio a distanza dei lavoratori, violando la normativa sulla privacy. I risultati di questi controlli evidenziano l’efficace collaborazione tra i reparti territoriali dell’Arma e i Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL), impegnati nella lotta al caporalato e allo sfruttamento del lavoro.